Milano, 16 febbraio 2023 – In tutto il mondo, oltre 200 milioni di tonnellate all'anno di GPL con-venzionale vengono utilizzate per produrre energia, fornendo combustibili portatili e puliti a mi-liardi di persone che vivono e lavorano in zone distanti dalla rete di distribuzione del gas oltre ad essere il carburante alternativo più utilizzato per i trasporti a livello globale.
Per offrire al mercato soluzioni a basse emissioni di carbonio, NextChem e la sua controllata MyRechemical (Gruppo Maire Tecnimont) hanno firmato un accordo con Dimeta B.V. per esplorare nuove opportunità di sviluppo di impianti per la produzione di dimetiletere (DME) di carbonio rinnovabile e riciclato dai rifiuti. Questo prodotto, grazie alle sue proprietà simili al GPL, può essere miscelato con il GPL convenzionale, contribuendo così a ridurre l'impronta di carbonio senza modificare le apparecchiature o le infrastrutture tipiche del GPL.
Dimeta è una joint venture olandese tra SHV Energy e UGI International ed è stata fondata per sviluppare la produzione e l'uso di DME rinnovabile e riciclato ed accelerare la transizione dell'industria del GPL verso il Net Zero. L'organizzazione ha l'ambizioso obiettivo di produrre 300.000 tonnellate di DME rinnovabile e riciclato entro la fine del 2027, creando impianti nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti.
Questo gas liquido sostenibile a basse emissioni di carbonio può essere ottenuto con le tecno-logie innovative di NextChem e MyRechemical che convertono i rifiuti solidi urbani in metanolo e quindi in DME. L'area di cooperazione prevede la creazione di casi commerciali con Dimeta quale cliente per il DME nei progetti di trasformazione dei rifiuti in metanolo, nonché la genera-zione di nuove iniziative specificamente rivolte alla produzione di DME di carbonio rinnovabile e riciclato.
Inoltre, NextChem e MyRechemical esploreranno altre opportunità di collaborazione con Dime-ta in attività di Ricerca e Sviluppo, come la produzione di DME da biogas e biometano.
Giacomo Rispoli, Amministratore Delegato di MyRechemical: "Siamo entusiasti di esplora-re con Dimeta ulteriori applicazioni delle nostre tecnologie Waste to Chemicals anche al setto-re strategico del GPL. Il DME rinnovabile e riciclato dai rifiuti consente la transizione verso un'energia sostenibile, a basse emissioni di carbonio, da sola o miscelata con il GPL, rispon-dendo alle esigenze dell'economia circolare per decarbonizzare molte industrie e settori, tra cui quello dei trasporti."
Frankie Ugboma, Amministratore Delegato di Dimeta: “La firma dell’accordo tra noi, Next-chem e MyRechemical è un importante traguardo per Dimeta, dopo l’annuncio del nostro primo impianto di DME da carbonio rinnovabile e riciclato nel Regno Unito. Sia NextChem che My-Rechemical sono società affermate nel loro campo e sono entusiasta di iniziare la collabora-zione per fornire insieme soluzioni per la transizione energetica”.
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Introduzione al Dimetiletere da carbonio rinnovabile e riciclato
L'etere dimetilico, noto come DME, è già ampiamente utilizzato in tutto il mondo, soprattutto nelle applicazioni industriali e di consumo. È un gas incolore chimicamente simile al propano e, come quest'ultimo, è facile da maneggiare e stoccare in forma liquida. Il DME da carbonio rinnovabile e riciclato può essere prodotto da materie prime biogeniche e non biogeniche, come biogas, materiali cellulosici e rifiuti urbani.
Le applicazioni del DME da carbonio rinnovabile e riciclato includono:
- Può essere miscelato fino al 20% con il propano rinnovabile in applicazioni esistenti di riscaldamento, cottura e industriali non collegate alla rete, senza alcuna modifica dell'apparecchio o dell'infrastruttura di distribuzione del combustibile.
- Può essere utilizzato come combustibile rinnovabile al 100% nelle applicazioni industriali, soprattutto per il riscaldamento ad alta temperatura, difficile da elettrificare.
- Può essere utilizzato come sostituto del diesel nei motori, richiedendo solo un adeguamento del veicolo. Questa soluzione offre una valida opzione di carburante rinnovabile per il settore dei trasporti pesanti, difficile da decarbonizzare. Può anche essere miscelato fino al 20% con il propano per essere utilizzato nei veicoli esistenti alimentati a propano.