un passaggio strategico che segna l'integrazione di un centro di eccellenza per l'elettrolisi all'interno di una famiglia globale. Con l'acquisizione di HyDep da parte di NEXTCHEM – completata nell'aprile 2024 – si aprono nuove opportunità per lo sviluppo di tecnologie avanzate nell'idrogeno verde. Per approfondire i dettagli di questa trasformazione, abbiamo raccolto le testimonianze di Mario Dragoni, imprenditore visionario e fondatore di HyDep, e Alberto Litta Modignani, Vice Presidente Idrogeno di NEXTCHEM e MD di HyDep.

"La nostra avventura è iniziata nel 1999, in un momento di grande trasformazione tecnologica", ricorda Mario Dragoni. Inizialmente impegnata nella produzione di componenti elettronici di potenza, come alimentatori e sistemi per la saldatura, HyDep ha trovato nell'idrogeno un elemento chiave per migliorare i propri processi produttivi. "Avevamo bisogno di idrogeno per applicazioni specifiche, ma presto ci siamo resi conto che potevamo produrlo autonomamente e, ancora meglio, sviluppare tecnologie avanzate per farlo".

Questo cambiamento di prospettiva ha portato HyDep a collaborare con partner strategici, avviando una fase di apprendimento e innovazione sul campo. "All'epoca, non immaginavamo di poter diventare leader in questo settore. Abbiamo iniziato progettando elettrolizzatori in collaborazione con altre aziende, ma il nostro obiettivo è sempre stato quello di andare oltre, creando soluzioni nostre, capaci di rispondere alle esigenze specifiche del mercato", spiega Dragoni.

Momenti di svolta

Nel corso degli anni, HyDep ha ampliato la propria gamma di competenze, partecipando a progetti europei e internazionali per applicazioni innovative dell'idrogeno. "Uno dei nostri primi progetti significativi è stato lo sviluppo di un grande impianto per Audi, dove abbiamo lavorato sul metano sintetico prodotto combinando idrogeno e CO2. Questo ci ha dato credibilità sul mercato e ci ha permesso di attrarre clienti di calibro internazionale", racconta Dragoni.

Con il passare del tempo, l'azienda ha attraversato diverse fasi di sviluppo tecnologico, dai tradizionali elettrolizzatori alcalini ai più avanzati sistemi PEM (Proton Exchange Membrane) e AEM (Anion Exchange Membrane). "Abbiamo sempre cercato di combinare innovazione e pragmatismo, ottimizzando ogni fase del processo per garantire affidabilità, efficienza e sicurezza. È un approccio che ci ha permesso di crescere e consolidarci anche nei momenti di crisi, come durante il periodo della pandemia", sottolinea Dragoni.

Con l'acquisizione di HyDep da parte di NEXTCHEM, mentre il settore dell'elettrochimica trova nuovi stimoli per lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia nell'idrogeno verde, il gruppo MAIRE rafforza la propria posizione di leadership nella transizione energetica.

Una scelta strategica per MAIRE

Secondo Alberto Litta Modignani, l'integrazione di HyDep rappresenta un passo fondamentale nella strategia di NEXTCHEM per l'idrogeno verde: "L'avvicinamento a HyDep – spiega il Vice Presidente Idrogeno di NEXTCHEM – è stato il risultato di un percorso strategico iniziato nel 2021. Volevamo costruire una value proposition tecnologica per l'idrogeno verde e, dopo aver analizzato il mercato, HyDep si è dimostrata la base di partenza ideale, grazie al suo know-how unico e alla capacità di progettare stack ed elettrolizzatori". Aggiunge Mario Dragoni: "Questo passo è stato per noi una scelta strategica. Dopo oltre 20 anni di esperienza, ci siamo resi conto che per crescere ulteriormente dovevamo collaborare con un partner capace di portare le nostre tecnologie su una scala globale".

L'acquisizione, del valore di 3,6 milioni di euro, include una clausola di earn-out basata sul raggiungimento di obiettivi tecnici e l'opzione di acquisire il restante 20% di HyDep nei prossimi tre anni. "Entrare nella famiglia MAIRE ci ha permesso di accedere a risorse, competenze e mercati che prima erano fuori portata. Ora possiamo progettare e produrre elettrolizzatori con caratteristiche uniche, integrandoci perfettamente nella catena del valore di MAIRE per offrire soluzioni complete, dalla progettazione alla realizzazione", afferma Dragoni. L'obiettivo è combinare il know-how tecnologico di HyDep con le capacità ingegneristiche di NEXTCHEM, creando soluzioni proprietarie per l'idrogeno verde su scala globale.

Innovazione e sostenibilità per il futuro

Il contributo di HyDep al gruppo MAIRE non si limita all'ingegneria, ma si estende alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. "Collaboriamo con università e centri di ricerca per migliorare continuamente le nostre soluzioni, mantenendo un equilibrio tra innovazione e applicabilità industriale. La nostra filosofia è sempre stata quella di innovare senza complicare, riducendo i tempi di sviluppo per portare sul mercato prodotti affidabili e competitivi", spiega Dragoni. Litta Modignani conferma questa visione: "HyDep ha una doppia missione. Da un lato, supportare MAIRE nel diventare un fornitore di riferimento per le tecnologie di elettrolisi su larga scala; dall'altro, ampliare il proprio business, puntando su elettrolizzatori di piccola scala già pronti per il mercato".

Uno degli elementi distintivi di HyDep è l'attenzione alla sicurezza, un aspetto fondamentale nel settore dell'idrogeno. "Ogni nostro progetto – aggiunge Dragoni – inizia con un'analisi dei rischi, e le nostre macchine sono progettate per rispettare i più alti standard di sicurezza. Questo ci ha permesso di guadagnare la fiducia dei clienti e di mantenere una reputazione eccellente nel mercato internazionale".

Una nuova era per HyDep

Guardando al futuro, Dragoni è ottimista: "Con il supporto di NEXTCHEM, possiamo finalmente realizzare progetti su scala gigawatt, contribuendo in modo significativo alla transizione energetica. Siamo pronti a fare la nostra parte per costruire un futuro più sostenibile, sviluppando tecnologie che non solo producano idrogeno verde, ma che lo rendano accessibile e conveniente per un'ampia gamma di applicazioni. Nel passaggio da piccola realtà italiana al gruppo MAIRE, HyDep ha iniziato a far parte di una rete globale che ci permette di affrontare le sfide del mercato con rinnovata fiducia. Il nostro obiettivo è chiaro: diventare un punto di riferimento per l'idrogeno verde, offrendo soluzioni innovative e sostenibili che possano fare davvero la differenza".

Anche per Litta Modignani il futuro è chiaro: "Sebbene il mercato dell'idrogeno verde non sia ancora decollato come previsto, vogliamo essere pronti e allineati con i migliori attori del mercato quando i progetti Power-to-X giungeranno a maturazione. HyDep è una risorsa strategica per MAIRE e un punto di riferimento per l'industria dell'idrogeno verde".