MAIRE è un punto di osservazione privilegiato per capire i cambiamenti epocali che sono in corso in questi anni nelle nostre economie e nelle nostre società. I nostri ingegneri, conoscendo la “magia” della combinazione chimica, sono impegnati ogni giorno a verificare quali nuove “formule tecnologiche” funzionino di più per realizzare il grande obiettivo di avere energia pulita e soluzioni sostenibili per le esigenze delle comunità umane, dall’agricoltura alla mobilità (tutta la mobilità! Terrestre, aerea, marittima) fino ai materiali avanzati utilizzati in innumerevoli applicazioni per la vita quotidiana.

Questo impegno costante nelle tecnologie per la decarbonizzazione deriva dal piano strategico ambizioso del gruppo, che ha osato guardare a dieci anni, allineando l’azienda all’orizzonte realistico della transizione, proponendosi tra l’altro di accrescere il proprio patrimonio tecnologico. Con risultati tangibili: il ritmo delle acquisizioni di aziende è intenso, Conser a Roma e MyRemono in Abruzzo nel 2023, e in questa prima parte di 2024 HyDEP a Lodi e GasConTec nel cuore dell’Assia, in Germania, in un’ottica pienamente europea, dove la grande innovatività che l’Italia esprime nella chimica verde si connette con la tradizione chimica tedesca più avanzata. Anche le competenze di ingegneria e le capacità esecutive si rafforzano ulteriormente con l’acquisizione di APS a Roma e KTI Poland in Polonia centrale.

La possibilità di combinare competenze sia tecnologiche che realizzative – maturate queste ultime in tanti decenni a livello mondiale nell’ingegneria e costruzione di impianti che producono polimeri, carburanti, fertilizzanti, intermedi e prodotti chimici, ecc. – consente a MAIRE di conoscere la complessità del passaggio dall’invenzione di laboratorio, al pilota, all’impianto di taglia industriale. Un passaggio per nulla banale e per nulla lineare. Sentiamo per questo una grande responsabilità, quella di contribuire a mettere a terra questa nuova generazione di “impiantistica a basso impatto” nella quale il “costo ambientale” ed il “costo economico” siano entrambi sostenibili. C’è poco tempo, occorre accelerare questa trasformazione gigantesca che sta avvenendo in tutti i settori industriali, rimodellando interi comparti e filiere produttive, forzandone le tappe: l’urgenza del cambiamento climatico non attende. La sfida è tutta qui. Oggi - nei paesi occidentali e non solo - l’emergenza ambientale è entrata come priorità nell’agenda di governi, aziende e cittadini. Eppure, per tanti paesi in uscita dalla povertà, l’obiettivo di accrescere la qualità della vita delle persone resta prevalente. Presenti con i nostri professionisti in diverse aree del mondo, riusciamo a cogliere le differenti velocità che la transizione ecologica sta prendendo. L’ambizione è quella di industrializzare innovazioni che assicurino la crescita socio-economica non a detrimento del capitale naturale del sistema.

Ma possiamo fare un passo ancora oltre. L’industria da sempre si è sentita portatrice di creazione di lavoro, di crescita delle competenze, quindi di prosperità economica e sociale: un contributore attivo del capitale economico e del capitale sociale di un territorio. Negli ultimi trent’anni, sulla spinta istituzionale e dei movimenti sociali, a volte obbligata dalle normative, ha progressivamente capito di avere tra i suoi compiti anche la protezione del capitale naturale, e sta trasformando i propri processi a questo scopo. Una linea meno evidente, più sotterranea, aveva a tratti già compreso da tempo una ulteriore dimensione, quella che potremmo chiamare del capitale “estetico-spirituale”, ovvero il ruolo che l’azienda può giocare come contributore attivo del mondo culturale e creativo. E’ solo in apparenza paradossale come il mondo industriale, produttore di vocaboli e linguaggi tecnici, oscuri al di fuori dell’ingegneria, un’officina di parole che raccontano i meccanismi interni dei processi e dei funzionamenti, sia stato capace di comunicare la bellezza dei propri numeri, misure, calcoli, ricercando un collegamento con altre forme di arte e di bellezza. E non solo perchè i paesaggi industriali e le riviste industriali sono stati e sono le “scenografie” ed i “contenitori” in cui scrittori, poeti, pittori, cineasti hanno ambientato le proprie storie. Potremmo ricordare gli anni in cui il giovane Ermanno Olmi girava i suoi documentari sulle centrali elettriche Edison, o in cui l’house organ ENI, Il Gatto Selvatico, era affidato al poeta Attilio Bertolucci ed aperto a grandi nomi della poesia e della letteratura, o ancora in cui uscivano i primi numeri della rivista Finmeccanica “Civiltà delle macchine”, diretta dal “poeta ingegnere” Leonardo Sinisgalli.

Molte di quelle intuizioni pioneristiche sono riscoperte in questi anni, tornando di attualità. Noi di MAIRE siamo consapevoli di essere contributori attivi del cambiamento e orgogliosi del nostro ruolo di ingegneri umanisti impegnati nell’accelerare la transizione energetica. Abbiamo iniziato a lavorare sul nostro capitale spirituale – in particolare con lo strumento della Fondazione – recuperando gli oggetti e i progetti dei nostri archivi e della nostra memoria. Abbiamo studiato la necessità di preparare le competenze per la transizione energetica con una ricerca internazionale presentata all’ultimo vertice sul clima COP28. Abbiamo veicolato la nostra passione per l’ingegnere umanista a tanti giovani nelle scuole e nelle università. Abbiamo chiesto alle nostre persone di scrivere racconti per un concorso letterario in memoria di una collega che rimane nel cuore di tanti di noi. Una menzione particolare merita il concorso EvolveArt, che ha coinvolto alcune centinaia di studenti di cinquanta licei artistici di tutta Italia, mettendo lo spazio delle copertine di questa rivista EVOLVE a disposizione delle loro opere: un modo concreto per dar spazio e sostegno alla costruzione di capitale creativo. Questo numero inaugura la serie delle ope- re vincitrici in copertina. Troverete in queste pagine, oltre alle “cronache MAIRE” sugli sviluppi dell’azienda nella sfida della transizione ecologica, alcuni spunti di questi progetti. Altri sono in cantiere, nel campo della fotografia e dell’arte contemporanea.

In molte nostre attività, negli ultimi anni, abbiamo aumentato la nostra attenzione ai giovani, ai loro percorsi di formazione, ai loro progetti di futuro. Questa attenzione, sollecitata in primis dal nostro imprenditore, non significa solo accogliere nuove generazioni di colleghi che con la loro energia intellettuale saranno fondamentali per sostenere la crescita del gruppo e la propria capacità produttiva di fronte all’onda d’investimenti che vediamo arrivare. La spinta verso i giovani ha dentro qualcosa di più: l’idea di un’azienda che vuole restare giovane nel suo DNA, ovvero aperta al nuovo, al futuro, alla possibilità che i sogni si realizzino, anche attraverso percorsi inconsueti, attraversando le rigide divisioni del sapere di un tempo.

Per rafforzare la nostra identità, abbiamo studiato come il nostro stesso nome possa essere uno scrigno dei valori-chiave in cui riconoscerci. Nelle pagine seguenti scoprirete come il rinnovamento dei nostri mottos rifletta un'evoluzione profonda, che va oltre il semplice aggiornamento linguistico, cercando la sintesi, per riuscire a distillare il nostro vero modo di essere e lavorare. Questo numero è dedicato al primo, “Make an Impact”: è il nostro fine, lasciare un segno positivo con le nostre intelligenze e la nostra creatività, promotori di capitale economico, sociale, naturale, ... ma anche “estetico-spirituale”!

Con i nuovi Mottos si rafforza la filosofia «Make to Inspire», per generare un ambiente di lavoro stimolante, dove i contributi individuali possono favorire il benessere globale.

Nel precedente numero di EVOLVE, avevamo iniziato a parlare del rebranding di MAIRE, un'azione intrapresa con la consapevolezza di operare in un ecosistema complesso, influenzato da fattori ambientali, politici, economici e sociali e la cui la narrazione doveva allinearsi con le nuove strategie industriali, e con la centralità della transizione energetica.

In un mercato in cui le aziende devono andare oltre la semplice descrizione di "cosa" fanno e "come" lo fanno – focalizzandosi sul "perché" agiscono – ecco che il nuovo purpose di MAIRE – Vogliamo un futuro in cui l'umanità, l'industria e il pianeta possano prosperare insieme – riflette un impegno concreto verso la sostenibilità e un approccio meno istituzionale e più empatico, sia nel linguaggio che nelle modalità di comunicazione.

Le azioni che “ispirano”

In questo flusso di rinnovamento, non poteva mancare un’azione di “ripensamento” dei mottos di MAIRE. Con il nuovo payoff «MAKE to INSPIRE» la trasformazione abbraccia un riorientamento sostanziale delle priorità aziendali. «Il nostro nuovo payoff – evidenzia Ida Arjomand, Chief Marketing Officer MAIRE – non solo enfatizza la nostra capacità di agire, innovare e generare soluzioni sostenibili, ma segna anche il nostro contributo ad ispirare l’industria ad abbracciare questa trasformazione». Questa evoluzione non mira soltanto a supportare la crescita di MAIRE, ma aspira anche a influenzare positivamente le decisioni strategiche quotidiane, creando un ciclo virtuoso di ispirazione e realizzazione.

La scelta del pay off «Make to Inspire», un gioco di parole che fonde l'inizio di "MAke" e la fine di "inspIRE", riflette il nome MAIRE e riscrive la narrazione aziendale per coinvolgere efficacemente diverse audience, incluse le risorse interne. «È vitale che il racconto coinvolga i nostri collaboratori – continua la responsabile Marketing – poiché rappresentano il cuore pulsante di un gruppo “people business” che desidera celebrare le proprie persone e attrarre nuovi talenti, mostrando MAIRE come un luogo dove è possibile fare la differenza». Con "MAKE TO INSPIRE", l'azienda lancia infatti un appello verso un ambiente di lavoro stimolante, dove i contributi individuali possono favorire il benessere globale, promuovendo crescita e sviluppo. È stato naturale che anche l’evoluzione dei Mottos fosse legata al nostro brand, che così fortemente ci rappresenta: MAIRE.

5 Mottos, un brand, una sola cultura condivisa

Optando per una struttura omogenea, formulata con una combinazione di [verbo] + [sostantivo] o [aggettivo], i nuovi mottos riflettono meglio il dinamismo e le aspirazioni di MAIRE nel contesto globale attuale, con una nuova identità visiva e una serie di formulazioni che rispecchiano l’impegno verso l'innovazione e la sostenibilità. «Più che semplici slogan, i mottos di MAIRE sono essenziali per orientare il lavoro quotidiano di ogni individuo all'interno dell'organizzazione: funzionano come veri e propri pilastri della cultura aziendale e dei nostri valori fondamentali. L’obiettivo è che ogni membro del team si senta parte di questo viaggio trasformativo, comprendendo il ruolo vitale che i mottos giocano nel quotidiano e nell'orientamento strategico a lungo termine», continua Ida Arjomand.

Un processo su diversi livelli

Il cambiamento dei mottos di MAIRE ha coinvolto intensamente tutte le sedi internazionali del Gruppo: «Abbiamo raccolto feedback da ogni angolo del mondo per assicurarci che i messaggi fossero efficaci e coerenti attraverso le diverse culture aziendali». Questo sforzo collaborativo è stato evidenziato da eventi di lancio in città chiave come Milano, Mumbai e Roma, dimostrando l'efficacia del nuovo approccio nelle diverse regioni.

Il processo di revisione dei Mottos di MAIRE e' stato coordinato da un gruppo di lavoro composto da Franco Ghiringhelli, Carlo Nicolais, Sara Frassine, Max Panaro, Ida Arjomand e Massimo Dapoto in rappresentanza delle funzioni aziendali di HR e Comunicazione e validato dal CEO e dal Chairman di MAIRE. Il gruppo di lavoro ha lavorato sulla base dell'esperienza e dell'ascolto in un processo di elaborazione che ha tenuto conto del nuovo posizionamento del Gruppo e del suo rebranding.

La diffusione dei nuovi mottos è stata inoltre supportata da un'ampia gamma di materiali di branding, tra cui video animati e grafiche distribuite attraverso la rete aziendale globale. «Abbiamo creato una suite di strumenti di comunicazione per mantenere i mottos costantemente presenti nei luoghi di lavoro e nelle comunicazioni quotidiane, rafforzando il loro ruolo di guide ispirazionali e mantenendo alta la consapevolezza del nostro marchio e il legame tra i dipendenti e la missione aziendale».

«Ci stiamo anche muovendo con il team ICT – conclude Arjomand – verso un modello in cui i nostri mottos siano “nutrimento” anche per i nostri strumenti di intelligenza artificiale, così da indirizzarci sempre verso quei semplici, potenti 5 pilastri.

«MAKE AN IMPACT», UN MOTTO CHE GENERA RISULTATI CONCRETI

Non è solo un incoraggiamento a fare la differenza, ma è una chiamata all'azione per vivere e lavorare in modi che rispecchiano i nostri valori e aspirazioni più elevati, contribuendo attivamente alla costruzione di un futuro migliore per noi stessi e per le generazioni future.

Da semplice affermazione, «Make an Impact» diventa una guida potente e motivante, destinata a ispirare individui, organizzazioni e comunità a intraprendere azioni che generino cambiamenti significativi e positivi. L'idea è che ogni persona consideri l'importanza delle proprie azioni quotidiane e la loro capacità di lasciare un segno duraturo, sia a livello personale che collettivo.

In ambito MAIRE, adottare il motto «Make an Impact» significa impegnarsi a produrre effetti tangibili e influenti, promuovendo la crescita e il miglioramento personale. È un invito a lasciare un'impressione duratura attraverso decisioni, azioni e risultati che non solo favoriscono il proprio sviluppo, ma che elevano e migliorano anche la comunità circostante. Questo può tradursi nello sviluppo di nuove competenze, nell'incrementare la propria formazione o nel coltivare abitudini che contribuiscano al successo individuale e generale.

Ma cosa significa, in termini pratici, «avere un impatto»? Avere un impatto implica esercitare un'influenza significativa su persone, processi o ambienti. Innescare un cambiamento positivo, promuovere innovazioni o migliorare le condizioni esistenti in modi visibili e misurabili può essere intenzionale o risultare come effetto collaterale delle nostre azioni. Può essere grande o piccolo, immediato o a lungo termine, ma è sempre definito dalla sua evidente rilevanza e conseguenza.

Per applicare efficacemente il motto «Make an Impact» nella vita personale e professionale, è essenziale stabilire obiettivi chiari e definire le azioni specifiche che possono portare a risultati concreti. Questo processo inizia con la definizione di ciò che si desidera influenzare o migliorare e procede con l'identificazione delle strategie e delle risorse necessarie per realizzare tale visione. Misurare l'impatto richiede inoltre di stabilire indicatori di successo che permettano di valutare l'efficacia delle azioni intraprese.

Gli impatti generati da MAIRE

All'interno di questo numero di EVOLVE, nell'articolo che inizia a pagina 10, è il CEO Alessandro Bernini a evidenziare più volte la perfetta coerenza tra il motto «Make an Impact» e le azioni strategiche di MAIRE. «Il successo delle strategie aziendali ha delineato una notevole crescita degli indicatori finanziari e un incremento del 40% nei ricavi della business unit Sustainable Technology Solutions. Il Gruppo sta vivendo un'accelerazione che supera le aspettative del 2023» ha dichiarato Bernini durante il Capital Markets Day 2024.

Un successo non casuale ma frutto di un'impostazione chiara e ben definita verso la sostenibilità e l'efficienza energetica, coerente con il motto "Make an Impact". In quest'ottica Bernini ha evidenziato come MAIRE stia guidando la decarbonizzazione dell'industria energetica, valorizzando l'eccellenza tecnologica del Gruppo e la capacità di realizzare grandi impianti.

L'integrazione tra sostenibilità e sviluppo tecnologico è riscontrabile nelle attività di NEXTCHEM, che ha visto un robusto incremento del portafoglio ordini. «La decarbonizzazione e un'economia più circolare sono al centro delle nostre strategie», ha aggiunto Bernini, sottolineando come lo sviluppo, la collaborazione e l'acquisizione siano i pilastri attraverso i quali MAIRE intende proseguire nella sua missione di ridurre l'impatto ambientale.

Come ulteriore esempio di "Make an Impact" Bernini ha citato l'impegno di MAIRE verso la sostenibilità, ulteriormente rafforzato dall'emissione di un Sustainability-Linked Bond da 200 milioni di euro nel settembre 2023, elevando al 37% il livello di finanziamenti sostenibili all'interno del Gruppo. Bernini ha concluso mettendo in evidenza un aumento del 20% nelle ore di lavoro ingegneristiche dal 2022, segno dell'impegno continuo del Gruppo verso l'innovazione e l'efficienza. Di fatto, generare un impatto significa adottare tecnologie avanzate e pratiche sostenibili per trasformare non solo la propria azienda ma il comparto industriale a livello globale.

MAKE AN IMPACT

Siamo qui per generare un impatto. Dobbiamo essere consapevoli del risultato che vogliamo, concentrarci su di esso e lasciare che ci ispiri a superare qualsiasi sfida.

È importante generare un impatto positivo e significativo attraverso le proprie azioni così come è importante avere un obiettivo chiaro
e mantenerlo come punto di riferimento trovando in esso ispirazione, motivazione e determinazione per superare qualsiasi sfida che si possa incontrare lungo il percorso. MAIRE si muove secondo questo obiettivo: generare un cambiamento che sia significativo e di impatto.

ACT WITH SIMPLICITY

Lasciamo che la semplicità sia la nostra strategia. Accogliamola, massimizziamo l'efficacia delle decisioni semplificate e collaboriamo per raggiungere gli obiettivi.

In una realtà grande come quella di MAIRE
è fondamentale incoraggiare la semplicità come principale strategia al fine di ridurre la complessità e prendere decisioni, procedure ed azioni più veloci, efficienti ed efficaci. Proprio per questo bisogna operare tramite collaborazione e lavoro di squadra in modo da portare soluzioni migliori e raggiungere con successo gli obiettivi.

INSPIRE INNOVATION

L'innovazione è in tutto ciò che facciamo. Miglioriamo mentre impariamo, e coinvolgiamo gli altri per mantenere questa mentalità.

L'innovazione è una parte essenziale dell'approccio di MAIRE: è il pilastro che deve guidare decisioni, attività ed obiettivi, così come guida la realtà del Gruppo. È un aspetto in continua evoluzione che deve costantemente progredire e svilupparsi attraverso l'esperienza e l'acquisizione di nuove conoscenze. Proprio per questo l'innovazione passa anche dal coinvolgimento attivo delle altre persone al fine di mantenere ed incentivare una cultura basata sulla condivisione di idee volta al progresso. 

RISE TOGETHER

L'inclusione come modo di essere. L'integrazione come modo di fare. Agiamo insieme come un ecosistema in evoluzione, creando valore e risultati sostenibili.

La diversità e l'apertura sono parte integrante dell'identità di MAIRE. Per questo l'inclusione e l'integrazione sono aspetti fondamentali della sua cultura ed approccio. Risulta quindi fondamentale operare come in un ecosistema in continua evoluzione: attraverso la collaborazione e l'interdipendenza tra le persone coinvolte. L'obiettivo è quello di creare valore a lungo termine e ottenere risultati che siano sostenibili e significativi attraverso questa collaborazione.

ENJOY OUR WAY

Tutti rendono MAIRE il luogo ideale dove essere. Manteniamo un atteggiamento positivo, ci prendiamo cura gli uni degli altri e godiamo di tutto ciò che ci rende unici.

MAIRE è fatta di persone e ogni persona contribuisce a rendere MAIRE un posto straordinario. È necessario che ognuno faccia
la propria parte nel promuovere positività, solidarietà, apprezzamento delle caratteristiche uniche di ciascun membro unitamente al rispetto e alla cura del prossimo in modo da contribuire a creare un ambiente eccezionale in cui lavorare.