- Occorrono nuove competenze per oltre 30 milioni di lavoratori nella transizione energetica in tutto il mondo, uno dei temi di attenzione per la prossima COP29 a Baku (Azerbaijan)
- La sfida della decarbonizzazione è un’opportunità per costruire uno sviluppo umano integrale nello spirito della Enciclica Laudato Sì
- Il nuovo ruolo delle imprese come contributori attivi nella costruzione del bene comune nel dibattito organizzato da Fondazione MAIRE e Ambasciata S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede
Roma, 16 settembre 2024 – Da una ricerca condotta dalla Fondazione MAIRE e presentata oggi a Casa Litta-Palazzo Orsini a Roma nel corso dell’evento “Nello Spirito di Laudato Sì. Verso COP29: transizione energetica come opportunità di inclusione sociale e lavorativa”, è emersa chiara la necessità di creare nuove competenze per la transizione energetica in tutto il mondo.
L’evento, promosso dalla Fondazione MAIRE insieme all'Ambasciata del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, ha evidenziato la sinergia tra l’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco e la transizione energetica, intesa come evoluzione culturale, sociale, economica ed ambientale che rappresenta la più attuale e complessa sfida dell’umanità. Riferendosi al cambiamento climatico e al rischio che esso rappresenta per l’umanità il Pontefice dice: “dobbiamo riconoscere la grandezza, l’urgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta”. La sfida della decarbonizzazione è un’opportunità per costruire uno sviluppo umano integrale e, in tale contesto, le imprese giocano un ruolo primario nel contribuire attivamente alla costruzione del bene comune.
Per il raggiungimento degli obiettivi climatici e la formazione di oltre 30 milioni di lavoratori nel mondo (dato indicato dalla International Energy Acency), la Fondazione MAIRE ritiene indispensabili la creazione di nuove competenze multidisciplinari, l’educazione all’adattamento climatico e lo sviluppo di soluzioni innovative per la transizione energetica e la decarbonizzazione.
Questi i presupposti della ricerca “Climate goals: winning the challenge of climate goals through the creation of skills and competences worldwide” iniziata nel 2023 in collaborazione con IPSOS. Lo studio, condotto in 12 Paesi, 4 Continenti e 2.200 intervistati, è attualmente in fase di approfondimento in Arzebaijan e Kazakstan. Dai dati analizzati è emersa la crescente consapevolezza di come la transizione energetica possa rappresentare un’opportunità per la creazione di posti di lavoro e per l’inclusione femminile e delle minoranze. I risultati saranno presentati il prossimo novembre alla COP29 di Baku, in Azerbaijan.
La Fondazione MAIRE ha anche annunciato il lancio di un bando per borse di ricerca per studi socio-economici aventi ad oggetto il rapporto tra i flussi migratori e la transizione energetica, con l’obiettivo di predisporre un progetto formativo per l’inclusione lavorativa dei migranti in questo settore.
L’incontro ha visto la partecipazione di Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, Padre Enzo Fortunato, francescano, Direttore comunicazione della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano; Cristina Finocchi Mahne, membro dell’Advisory Board Fordham Gabelli School of Business NYC e docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede; Fabrizio Di Amato, Presidente della Fondazione e del gruppo MAIRE, e Ilaria Catastini, Direttore Generale della Fondazione MAIRE.
Fabrizio Di Amato, Presidente della Fondazione e del gruppo MAIRE: “Per gestire efficacemente la transizione energetica e sfruttarne la potenziale capacità inclusiva, le aziende devono non solo agire secondo i principi ESG ma anche promuovere un più ampio cambiamento culturale. MAIRE guida questa trasformazione agendo come abilitatore di nuove tecnologie per la decarbonizzazione e, insieme alla Fondazione MAIRE, attraverso la formazione delle nuove competenze.”
Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore del S. M. Ordine di Malta presso la Santa Sede: “Sono molto grato alla Fondazione MAIRE per l’idea di tenere in questa Ambasciata la presentazione del rapporto sulle opportunità di formazione e di inclusione sociale e lavorativa offerte, e richieste, dalla transizione energetica. Con il richiamo diretto all’Enciclica Laudato Sì, la Fondazione MAIRE sottolinea ed evidenzia il legame originale e vivo tra il Magistero della Chiesa e lo sforzo di una grande impresa per la tutela del Bene Comune. È un fatto nuovo e importante.”